L’allevamento avicolo è un’attività di fondamentale importanza per l’industria alimentare e per l’economia rurale. Tuttavia, in alcuni casi potrebbero rendersi necessarie deroghe alle normative che regolamentano tale attività. È il caso della deroga allevamento avicolo 39 kg, riferita alla necessità di escludere il calcolo dell’inquinamento da particolato nella determinazione della capacità delle strutture di allevamento. In questo articolo verranno approfonditi i motivi alla base di questa deroga e le implicazioni che essa comporta per gli operatori del settore. Saranno inoltre analizzati i vantaggi e gli svantaggi di tale decisione, al fine di valutare se essa possa effettivamente rappresentare un beneficio per l’intera catena produttiva e per l’ambiente.
- La deroga all’allevamento avicolo di 39 kg consente ai produttori di avicoli di tenere più animali rispetto ai limiti normali imposti dalla legge. Questo è particolarmente utile per i produttori che desiderano aumentare la produzione senza dover acquisire più terreno o costruire un nuovo sito di allevamento.
- La deroga è stata introdotta per aiutare i produttori di avicoli durante l’epidemia di influenza aviaria che ha colpito l’Europa nel 2016. È stata ritenuta necessaria per assicurare che i produttori non subissero perdite finanziarie a causa dell’epidemia, mentre allo stesso tempo assicurava che gli standard ambientali e sanitari fossero mantenuti.
- Tuttavia, alcuni gruppi ambientalisti sostengono che la deroga sia problematica, in quanto potrebbe permettere agli allevatori di tenere troppi animali in spazi ristretti e poco igienici. Ciò potrebbe portare a problemi di benessere degli animali e di sicurezza alimentare, poiché gli animali potrebbero essere più soggetti a malattie. Pertanto, è importante monitorare attentamente l’uso di questa deroga per garantire che gli standard ambientali e di benessere degli animali siano adeguatamente protetti.
Vantaggi
- Riduzione dei costi di produzione – grazie alla possibilità di aumentare la densità di allevamento degli animali, si può ottenere un maggior numero di polli che danno origine ad una maggior produzione di carne, con un conseguente risparmio sui costi di produzione.
- Incremento dei margini di guadagno – l’incremento della produzione in sostanza consente di aumentare il fatturato dall’allevamento degli animali, con un conseguente incremento dei margini di guadagno per gli allevatori.
- Maggiore efficienza energetica – grazie all’utilizzo di sistemi di illuminazione e ventilazione a basso consumo energetico, si può ridurre lo spreco energetico proveniente dall’allevamento degli animali, con un conseguente risparmio sui costi di energia elettrica.
- Maggiore sicurezza alimentare – grazie alla riduzione dei rischi di malattie degli animali, si può aumentare la sicurezza alimentare, garantendo una maggiore qualità delle carni prodotte dall’allevamento avicolo.
Svantaggi
- Ripercussioni sull’ambiente: L’allevamento avicolo in deroga può causare un impatto ambientale negativo sulla zona circostante. La quantità di rifiuti prodotti dalle galline e la ventilazione insufficiente possono causare inquinamento atmosferico, del suolo e delle acque.
- Riduzione del benessere animale: Le deroge sui pesi degli animali allevati possono portare a sovraffollamento nelle gabbie, assenza di spazi vitali adeguati e compromettere la salute delle galline, con possibili conseguenti problemi di igiene, malattie e stress oltre alla scarsa qualità delle uova prodotte.
- Effetti sulla salute dei consumatori: L’allevamento avicolo in deroga può avere ripercussioni sulla salute dei consumatori, che potrebbero entrare in contatto con latticini o carne contaminata da batteri come Salmonella o E. coli. Inoltre, le deroge sul peso degli animali potrebbero indicare un possibile utilizzo di sostanze chimiche vietate o il mancato rispetto di standard sanitari.
- Rischio di concorrenza sleale: L’allevamento in deroga può creare un vantaggio competitivo per i produttori che scelgono di non rispettare le normative standard. Ciò potrebbe portare a una sfiducia dei consumatori nei confronti dei produttori di uova, carne e latticini e a un danno alla reputazione del settore avicolo nel suo complesso.
Quantità di polli per ettaro?
La densità di polli all’aperto deve essere calcolata attentamente in base ai limiti di spazio disponibile. Secondo le normative vigenti, non è possibile superare un massimo di 2.500 galline per ettaro di terreno, oppure una gallina per ogni 4 metri quadrati. Tale parametro è stato stabilito per garantire il benessere degli animali e la loro corretta crescita, senza compromettere la qualità delle uova prodotte.
La densità dei polli all’aperto deve essere calcolata con attenzione per rispettare i limiti di spazio disponibile e garantire il benessere degli animali. Le normative vigenti permettono un massimo di 2.500 galline per ettaro di terreno o una gallina per ogni 4 metri quadrati, per non compromettere la qualità delle uova prodotte.
In cosa consiste l’allevamento avicolo?
L’allevamento avicolo, o pollicoltura, consiste nell’allevare polli o galline per diversi scopi. La prima tipologia di produzione è quella di carne, in cui gli animali vengono selezionati in base alla loro massa muscolare e corporea. Invece, nella produzione di uova, si cerca la qualità e la quantità delle stesse, selezionando gli animali in base alla loro capacità di deporre un alto numero di uova all’anno. Infine, l’allevamento avicolo può mirare alla produzione di animali vivi, come i pulcini, destinati ad essere venduti come futuri riproduttori. Tuttavia, in ogni produzione, vengono applicati rigidi standard di benessere animale e igiene, al fine di garantire un prodotto sicuro ed etico.
L’allevamento avicolo è un’attività versatile e strategica per la produzione di carne, uova e animali vivi. La selezione degli animali si basa sulla massa muscolare, sulla produzione di uova o sulla destinazione futura dei pulcini, ma sempre attenendosi ai criteri di benessere animale e igiene. Il rispetto di questi standard garantisce un prodotto in linea con le norme etiche e di sicurezza.
Quali sono i migliori tipi di pollo da carne?
Per chi è interessato all’allevamento di polli da carne, le razze migliori sono quelle che crescono più velocemente e raggiungono un peso più elevato. Le galline di Malines, i combattenti di Liegi, Jersey gigante, Orpington, Cochin, Brahma, sono alcune delle razze più grandi e adatte per questo scopo. Al momento dell’acquisto, è importante tenere in considerazione anche altri fattori come la salute e la resistenza della razza.
Gli allevatori di polli da carne devono considerare le razze che si sviluppano più velocemente e raggiungono un peso più elevato, come la Malines, i combattenti di Liegi, Jersey gigante, Orpington, Cochin e Brahma. La salute e la resistenza della razza sono anche importanti da considerare al momento dell’acquisto.
Alla scoperta della deroga per l’allevamento avicolo: il limite dei 39 kg
La deroga per l’allevamento avicolo prevede un limite di 39 kg di pollame allevato per ogni azienda, oltre il quale è necessario ottenere un’autorizzazione specifica. In particolare, questa normativa riguarda gli allevamenti a ciclo continuo e consente di superare il limite di 60.000 unità di bestiame, previsto per le attività di allevamento di qualsiasi tipo di animale. Tuttavia, per ottenere la deroga, è necessario rispettare una serie di requisiti riguardanti le condizioni igienico-sanitarie dell’allevamento e l’impiego di tecniche di allevamento compatibili con il benessere animale.
Per allevamenti avicoli oltre i 39 kg, è necessario ottenere un’autorizzazione specifica, che prevede il rispetto di requisiti igienico-sanitari e del benessere animale. La normativa consente di superare il limite di 60.000 unità di bestiame ed è applicabile solo per gli allevamenti a ciclo continuo.
L’utilizzo della deroga nei confronti dell’allevamento avicolo: una soluzione pratica per superare il limite dei 39 kg
L’utilizzo della deroga nell’allevamento avicolo è una soluzione pratica utilizzata per superare il limite dei 39 kg di ammoniaca prodotta da unità zootecniche. Questo sistema prevede la possibilità di aumentare la densità di animali in allevamento, mediante piccole derroga al piano di azione nazionale per la riduzione delle emissioni di ammoniaca. Tuttavia, è importante sottolineare che l’utilizzo della deroga deve essere bilanciato con la salvaguardia del benessere animale e la tutela dell’ambiente.
L’aumento della densità di animali in allevamento tramite deroga deve essere attentamente ponderato in relazione al benessere degli animali e alla tutela ambientale.
La deroga sull’allevamento avicolo di 39 kg può rappresentare una soluzione temporanea per gli allevatori che non sono in grado di adeguarsi alle nuove normative europee. Tuttavia, è importante tenere a mente che tale disposizione non risolverà i problemi legati alla sovraffollamento delle gabbie e alla scarsa qualità di vita degli animali. Per questo motivo, si invita ad una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e al rispetto degli animali, per garantire un futuro più equo ed etico per l’allevamento avicolo.